Cavallino

Abitato sin dalla protostoria, Cavallino conserva di quel periodo il Menhir di Ussano, che si erge nei pressi dell'antico casale di Ussano, alle spalle della masseria omonima, si trova a 5 Km dal centro abitato, in prossimità di Galugnano (San Donato).

Cavallino fu un importante centro messapico, che raggiunse il massimo splendore nel VI secolo a.C., epoca in cui imponente, era l'impianto urbanistico della città. Furono le popolazioni greche di Taranto, probabilmente, a distruggere la città nel 470 a.C.. Del periodo messapico, restano a testimonianza le mura della città, alcune tombe e alcune specchie, tra le quali spicca per dimensioni la Specchia Sentina, un monumento megalitico a base ellittica alto 3 metri e ampio 34 sull'asse maggiore e 21 su quello minore.

Durante il periodo bizantino fu fondato il centro tutt'ora esistente, con il nome di Cavallino, attorno a un cenobio basiliano, che raccolse le prime case e un piccolo fortilizio. Del periodo, rimane una cripta posta sotto la Cappella della Madonna del Monte (ora cappella del cimitero, che le fu costruito intorno), costruita nel 1629 sulle rovine di una edicola precedente crollata. Nel 1871 fu restaurata e nel lato sinistro fu aperta una porticina, sul cui architrave esterno venne incastonato un concio con antica iscrizione bizantina. A proposito della prima chiesetta, esiste una storia che si tramanda nel paese. Narra la leggenda, che un villano, per campagne coi suoi buoi si imbatté nella grotticella. I buoi raschiarono l'ingresso con gli zoccoli fino ad attirare l'attenzione del villico, che ivi trovò un pezzo di pietra con su dipinta la Vergine col Bambino. A quel punto i paesani decisero di costruire una chiesetta per onorare la Madonna, ma i muri innalzati il giorno, crollavano la notte. Tutto ciò andò avanti finché una giovane del luogo spiegò, ispirata dalla Vergine, che Ella desiderava la chiesetta più su, sul monticello. E così fecero.

Sul toponimo del paese vi è molta incertezza. Una delle ipotesi è che derivi da Caballus e che ivi fosse stanziato un distaccamento della cavalleria romana. I dubbi tuttavia permangono, il cavallo da guerra era equus; mentre il caballus era l'animale da lavoro. Altra ipotesi, è che "Cavallino" sia legato al greco kàbas, che era un corpo di vigilanti per la riscossione delle tasse.

La piazza centrale di Cavallino è un vero gioiello. Vi si accede da Porta San Giorgio costruita nel 1790, quale accesso alla città, la piazza è dominata dal Palazzo Ducale Castromediano-Limburg, costruzione del '400, poi rimaneggiata nel secolo successivo. Di gran pregio, la chiesa e il convento dei Domenicani, costruiti intorno al 1630 con uno stile molto sobrio. Dello stesso periodo, anche il pozzo di San Domenico, voluto da Beatrice Acquaviva d'Aragona come dono alla comunità. sempre in quegli anni partirono i lavori per la chiesa madre dell'Assunta, terminata agli inizi del secolo successivo.

Dal 2003, Cavallino ospita il Museo Diffuso, un progetto nato come "cantiere scuola" per gli studenti di Beni Culturali e ora aperto alle visite. Il museo, esteso per circa 30 ettari, conserva numerose testimonianze dell'antichità messapica ed è inoltre curato in ogni dettaglio per mantenere un aspetto quanto più vicino possibile all'ambiente originale. Il Museo è aperto al pubblico gratuitamente tutti i giorni, tranne il lunedì, con il seguente orario: estate dalle 9,00 alle 20,00; inverno dalle 9,00 alle 15,00. È possibile prenotare delle visite guidate gratuite a questo numero: 333/1224424.

Eventi e festività

Festa della Madonna del Monte - prima domenica di maggio. La festa, dedicata all'antica protettrice di Cavallino, si svolge presso la piccola chiesa situata all'interno del cimitero comunale. 

Festa di Sant'Antonio da Padova - 13 giugno

Festa di San Domenico - 4 agosto