Merine

Abitato sin dall’età del bronzo, Merine sorse come agglomerato rurale nell’alto medioevo, intorno a un insediamento di monaci basiliani. Due, le spiegazioni più accreditate sull’origine del nome; una lo vorrebbe legato alla parola latina “mera”, luogo bucolico, delizioso; l’altra lo vedrebbe connesso alla razza di pecore spagnole merinos.

Il centro storico di Merine offre ai visitatori una passeggiata tra edifici pieni di fascino, come case a corte, palazzi, antiche dimore 

di facoltose famiglie, come Palazzo Palmieri-Majola. Di grande interesse, la Cappella dell’Assunta che, risalente al XV secolo, è l’edificio religioso più antico di Merine. Molto suggestiva, la Cappella di S.Oronzo, chiesetta rurale sconsacrata. Nella piazza seicentesca poi, spicca la colonna monolitica sormontata dalla Madonna, che i merinesi chiamano Lu Sannà (L’Osanna). Altro piccolo gioiello architettonico è l’abitazione fortificata “Capelluti”.

Da un punto di vista turistico, Merine è un punto strategico. A 4 chilometri da Lecce, a due passi dal mare, raggiungibile da numerosi percorsi cicloturistici, è molto vicino anche al parco naturale Le Cesine. Nella prima metà di Luglio, ogni anno, i merinesi organizzano la grande sagra te lu ranu, ormai attesa e affermata in tutto il Salento.