Giurdignano

A due passi dal Capo d’Otranto, sorge Giurdignano, piccolo paese con una grande eredità. Custode di una storia remota e ricco di testimonianze ancestrali, è infatti famoso per l’altissima concentrazione di menhir e dolmen. Conosciuto anche come “giardino megalitico d’Italia”, è un luogo d’interesse culturale molto significativo per lo studio sulle antiche civiltà europee.

Il toponimo ha, come spesso accade, origini incerte. Probabilmente legato a un grido di guerra messapico, oppure alla parola latina “juntus” (unito, stretto). Certo è, che la zona fu abitata fin dall’età del Bronzo, come testimoniano i megaliti. Il territorio di Giurdignano fu parte del sistema difensivo di Otranto. Fu certamente sotto la dominazione romana, come raccontano i ritrovamenti risalenti al II secolo d.C..

Da vedere

Cripta del Salvatore; testimonianza della presenza basiliana, la cripta fu scavata nel sottosuolo tufaceo intorno tra l’VIII e il X secolo. Le volte e il soffitto dell’alula principale sono scolpiti a imitazione delle chiese di superficie. Anticamente era interamente coperta di affreschi, di cui sono rimaste poche testimonianze.

Ruderi dell’abbazia di Centoporte, edificata nel VI secolo, fu originariamente basiliana, poi passò ai benedettini. Costruita sul modello di San Giovanni di Studion di Costantinopoli, deve il suo nome alla presenza di moltissime aperture. Le rovine costituiscono, oggi un luogo davvero suggestivo per un’escursione.

Palazzo baronale, edificato nel XVI secolo come castello difensivo contro le incursioni saracene. Dotato di fossato nel ‘600, fu poi modificato in dimora signorile nel corso dei secoli successivi.

Cripta di San Paolo; si tratta di una grotta usata come luogo di culto sotto l'influenza bizantina. Sopra la grotta sorge l'omonimo menhir, che fu perfettamente integrato nel culto cristiano, come di consueto. All'interno è visibile un affresco che rappresenta  San Paolo e il ragno velenoso che ammorba con il suo morso le donne, le "Tarantate" di cui san Paolo è il protettore.

Il giardino megalitico

Menhir: Madonna di Costantinopoli, San Paolo, Monte Tongolo, Vico nuovo 1e2, Croce della Fausa, San Vincenzo, Palanzano, Madonna del Rosario, Vicinanze 1 e 2

Dolmen: Grassi, Chiancuse, Peschio, Orfine, Gravasce, Santa Barbara, Sferracavalli, Paolo Niuri