Acaya

In origine nominata Segine, Acaya è una piccolissima frazione del Comune di Vernole, situata nel Salento centrale, a due passi dal mare e a una manciata di chilometri da Lecce. Acaya è inoltre vicinissima alla riserva naturale statale Le Cesine, gestita dal WWF; ultima zona paludosa rimasta nel salento, di grande interesse naturalistico.

La bellezza e la magia del borgo antico si conservano intatte. L'unicità di Acaya è da attribuirsi, infatti non solo alla maestosità del castello cinquecentesco, eccellente esempio di rinascimento nel meridione, ma al fatto di aver conservato la fortificazione originale. Aver conservato intatta la sua bellezza, rende Acaya una delle location preferite del Salento, per manifestazioni, rassegne e feste. In ogni modo, non si può visitare il Salento, senza fare un salto indietro di cinquecento anni, visitando Acaya, la città senza tempo.

Un po' di Storia

Segine, fu donata nel 1294 da Carlo II d'Angiò alla famiglia dell'Acaya, che la governò per i successivi trecento anni. Il borgo e la fortificazione furono modificati per volere di Carlo V intorno al 1535, con l'obiettivo di costituire una struttura difensiva vicina alla costa. Il progetto del castello e delle mura fu commissionato all'Architetto militare Gian Giacomo dell'Acaya, che lo sviluppò secondo un ideale laico di città funzionale, secondo spirito umanistico. Dopo l'edificazione del castello, il borgo cambio il nome in Acaya, in onore della famiglia di Gian Giacomo.

Dopo l'incursione devastante degli ottomani nel 1714, Acaya subì un lento ma inesorabile declino, fino alla riscoperta del suo valore storico, nel secolo scorso. Oggi Acaya conta circa 450 abitanti.