LA BASILICA DI SANTA CROCE E PALAZZO DEI CELESTINI

03.08.2016 20:05

Santa Croce simbolo di Lecce e del barocco salentino, con la cascata decorativa della facciata, e la sua fantasia ornamentale. Tre grandi architetti si succedettero nella realizzazione della spettacolare facciata di questo capolavoro.

 La Chiesa era originariamente sita nei pressi del Castello così come il complesso dei Celestini,venne poi ricostruita nell’attuale centro storico a causa del progetto di ingrandimento  della fortificazione della città voluto da Carlo V. Dalla fine del Cinquecento i più grandi artisti salentini intervennero sul monumento modificandone la facciata  dando vita a quell’intarsio che stupisce chiunque veda la Basilica per la prima volta.
Il prospetto della chiesa sembra quasi diviso in due  parti contrastanti. La parte inferiore è  semplice, secondo le linee rinascimentali. Una netta linea di divisione tra i due ordini è costituita dalla lunga balaustra in pietra leccese sorretta da cariatidi zoomorfe e antropomorfe dal forte significato simbolico. La rappresentazioni di Turchi, in ginocchio, come piegati dalla cristianità è collegato da molti studiosi alla vittoria di Lepanto del 1571 e al grande trionfo del Cristianesimo.  Tredici puttini corrono lungo tutta la balaustra, due reggono, anche qui con forte significato simbolico, una tiara e una corona. Al centro il grande rosone, il vero simbolo della Basilica, con le quattro cornici concentriche tempestate di testine di angeli alati, di fiori di loto, di frutta. In alto, a destra e a sinistra del rosone, in un cartiglio retto da un leone con la data di ultimazione dei lavori (1646,quindi durarono quasi un secolo). Nelle nicchie ai lati, San Benedetto a destra e di San Celestino a sinistra, fondatore dell’Ordine . Alle estremità le statue della Fede e della Fortezza. Lo sfarzo della facciata contrasta con la sobria  struttura interna ad esclusione della fastosa decorazione degli altari.

UNA CURIOSITA’: Persi nella decorazione che circonda il grande rosone centrale, alcuni volti fanno capolino, confondendosi tra i fiori, i frutti, i tralci vegetali. Sono le cosiddette “faccette” di Santa Croce: un uomo con un grosso nasone è forse quello più visibile.(a sinistra e a destra in basso  del rosone centrale). Con barba e baffi è invece una seconda figura, collocata in alto a destra del rosone. Altri volti, a volte “poco umani” si possono scoprire osservando con attenzione,  l'intricata decorazione. Chi sono questi personaggi ? La risposta più semplice è che siano  gli autori di questa splendida decorazione ad aver lasciato la loro firma.

Il Convento dei Celestini, che sorge accanto alla Basilica,con le armoniose e capricciose decorazioni sulle finestre e sul portale di ingresso, rafforza e completa lo scenario mozzafiato che si presenta a chi si affaccia alla piazzetta rettangolare. Oggi sede di uffici della Provincia e della Prefettura. Il palazzo è costituito da un ampio quadriportico su colonne con volte a crociera. Nel XIX secolo, in periodo neoclassico, il palazzo viene ristrutturato e alle colonne cilindriche del Seicento se ne aggiungono altre di forma quadrata. Il chiostro del convento è collegato alla chiesa da un bel portale del Cinquecento

Si consiglia visita guidata