LA FESTA DI SAN ROCCO E LA DANZA DELLE SPADE A TORREPADULI

15.07.2016 15:08

La Festa di San Rocco a Torrepaduli è l’incontro tra la cultura contadina, pizziche e tarante, malattia e guarigione, tamburelli, nacchere e fisarmoniche, duelli e ronde e lo spirito religioso che si fonde con la tradizione e le leggende popolari.

 

 La sera del 15 agosto, in occasione dei festeggiamenti di san Rocco, decine di migliaia di persone si riversano nel piccolo centro salentino  di Torrepaduli (frazione di Ruffano)  per partecipare alla festa di San Rocco  scintillanti luminarie ,la tradizionale musica bandistica  come da tradizione,ma soprattutto si accorre per partecipare come spettatori o ballerini, alla "danza delle spade" o "pizzica-scherma": al suono convulso dei tamburelli, due uomini mimano un duello di scherma usando le mani, al ritmo incalzante dei tamburelli e dell'armonica a bocca suonati dai musicisti che si dispongono in cerchio (ronda). Secondo la leggenda, la danza della scherma si balla in occasione della festa di S. Rocco perché il Santo, di origine francese, vissuto nel XIV sec. di origini nobiliari e valoroso cavaliere, avrebbe insegnato l'arte della scherma ai propri compagni di cella durante la sua prigionia  a Voghera.Si narra che San Rocco tornando  a Montpelier, sua città di origine, fu ingiustamente accusato di essere una spia e lasciato morire in carcere .La morte sarebbe avvenuta, a soli 32 anni ,nella notte fra il 15 ed il 16 agosto. Il rito ,la leggenda si fondono con la religiosità, infatti ancora oggi i credenti giungono in pellegrinaggio a piedi dai paesi vicini fino al santuario, ed alcuni percorrono la navata in ginocchio fino alla statua del santo.  Importante è anche la fiera annessa alla festa, di antica origine; una volta molto importante quella del bestiame, fatta essenzialmente da mercanti zingari, oggi  scomparsi. Essa si svolge nelle strade del paese, ed è sempre molto affollata.
Quella che era una semplice  festa patronale è ormai un  simbolo del Salento ,un evento a cui partecipano  migliaia di persone, da ogni dove. Come detto l’evento principale  di questa festività religiosa  è la danza delle spade,gli stili esecutivi  sono due, uno "leccese" e l'altro "zingaro", repertori ricchi di un complesso dizionario gestuale codificato e noto solo agli adepti.I protagonisti di questa danza “rituale” sono due uomini (più rara è la scherma a tre), che mimano un duello di scherma usando le mani, al ritmo ripetitivo e quasi ossessivo dei tamburelli suonati dai musicisti, che si dispongono in cerchio (ronda). La danza si evolve simulando un attacco fisico all'avversario, un tentativo di difesa e di "affondamento di un colpo". Quando l'avversario viene toccato, questi è immediatamente sostituito da altro ballerino che continua il "duello". Questo fenomeno risale a tempi antichissimi e attira ancora oggi la curiosità di medici, antropologi e psicologi che non sono riusciti a spiegarne le origini. Per tutti coloro che non sono nati in questi posti, è difficile sentire e comprendere questo misterioso evento,ma in questa notte magica un piccolo paesino diviene un mondo  a sé dove si viene rapiti dalla musica e dal fascino delle tradizioni.