Le 6 Tavole di San Giuseppe da non perdere!

16.03.2017 20:24
Ebbene carissimi #Salentovaghi, la Primavera è alle porte e come ogni anno, ci viene annunciata nientepopodimeno che dalle Taule di San Giuseppe!
Si tratta di rituali antichi e pittoreschi, che ancora oggi uniscono e inorgogliscono le comunità salentine, dove come sempre, sacro e profano si intrecciano per offrire il meglio della tradizione. Vediamo dove e come. Vi proponiamo sei paesini, dove godervi a pieno l'atmosfera salentina:



POGGIARDO – SABATO 18 Festa e Sagra di San Giuseppe.  In largo Santa Croce si allestiranno le tavole, che verranno benedette dopo la messa delle 18.00 e poi via, con la serata conviviale, con la distribuzione gratuita degli assaggi di piatti tipici.

SAN CASSIANO – SABATO 18 qui il Santo viene onorato da una grande focara, come da tradizione, che affonda le origini nei riti pagani che celebravano la fine dell’inverno. Tra le pietanze tipiche, pittule, pampasciuni, si attenderà lo spettacolo piromusicale delle 20.00

NARDÒ – SABATO 18 e DOMENICA 19 festeggia San Giuseppe dedicandogli la SAGRA DELLA ZEPPOLA, dolce tipico del periodo che unisce una soffice frittella a un tripudio di crema pasticcera, sormontata da un cappellino di crema al cioccolato. Nessuno può resistervi.

GIUGGIANELLO – SABATO 18 Si porta in processione il santo dopo la messa solenne e alle 20.00, benedette le pietanze, si aprono le danze ai festeggiamenti profani, con tutta la bontà dei piatti tipici e la musica popolare salentina.

PALMARIGGI – SABATO 18  i rituali solenni del pomeriggio si concludono anche a Palmariggi, con la benedizione delle Tavole, intorno alle 19.00 e poi con la distribuzione della “massa” e gli assaggi di prodotti tipici.

COCUMOLA (Minervino) – si festeggia SABATO 18, con il falò e poi danze, pittule e vino e si continua DOMENICA 19, quando tra le viuzze del centro storico, si potranno assaggiare piatti gustosi della tradizione di San Giuseppe e ammirare le Tavole allestite nelle case per celebrare la Sacra Famiglia.
 


Tra Minervino, Cocumola e Palmariggi, vi segnaliamo una chicca da visitare: I MASSI DELLA VECCHIA, megaliti che formano sculture naturali, dall'incredibile fascino. Per saperne di più e per visionare la mappa, cliccate QUI!

MA COSA SONO "LE TAVOLE DI SAN GIUSEPPE"?

 
Si tratta di una tradizione con cui il Salento ha inteso capovolgere l’inospitalità riservata da Betlemme a Giuseppe e a Maria in fuga.
Per onorare e ricordare la Sacra Famiglia, le tavole vengono allestite con massima cura, regole e rituali ben precisi. A mezzogiorno del 19 le famiglie che hanno preparato le “taule” aprono le porte ad amici e parenti (il numero degli ospiti della tavola è 13) ma, secondo l’antica tradizione medievale, anche a famiglie in difficoltà e in questi ultimi anni alcuni paesi aprono le tavole anche ai turisti.
 
La sera si continua il rito dell’offerta con le tavole preparate nelle abitazioni dei centri storici. Tutte le Tavole recano l’effige del santo e sono decorate come un altare, seguendo la rigida regola che vuole si espongano 169 pietanze. Le porte delle case si aprono al pubblico di devoti e curiosi, che possono entrare nelle case ad ammirare da vicino le Taule di San Giuseppe, recitare una preghiera e accettare degli assaggi.
 
Alcuni paesi allestiscono lunghissime tavole nelle piazze e accolgono pellegrini e turisti con assaggi di prodotti tipici. Passeggiando per le strade, tra le porte aperte delle case, tra le bellissime tavole imbandite come altari, si respira un’aria che restituisce tutta la tradizione storica di questi luoghi, dall’antichità rurale, alle influenze bizantine, al barocco.
 
Tra le pietanze immancabili: i pampasciuni, i purciddhruzzi, il buon vino locale e la ritualemassa coi ceci (chiamata a Lecce ciciari e tria - QUI LA RICETTA), che le donne del paese preparano con spirituale devozione e che, appena pronta, santificano recitando un Rosario. Immancabili, i dolci tipici della festa di S. Giuseppe, le meravigliose zeppole.
 
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