Otranto da scoprire

01.10.2016 10:50

Otranto

Città di circa 6000 abitanti, è situata lungo la costa orientale della penisola salentina.

Situata sul litorale adriatico della penisola salentina, Otranto è posizionata nel tratto di costa più orientale d’Italia, a circa 45 km da Lecce, su uno sperone roccioso a picco sul mare.

Centro bizantino e più tardi aragonese, si sviluppa attorno all'imponente castello e alla cattedrale. Rilevante centro turistico e di importanza storica, ha dato il suo nome al canale d'Otranto, che separa l'Italia dall'Albania, e alla Terra d'Otranto, antica circoscrizione del Regno di Napoli.

L’Unesco ha riconosciuto al “Borgo antico di Otranto” il titolo di patrimonio culturale in quanto “Sito messaggero di pace”.

Il viaggio inizia percorrendo il Lungomare degli Eroi, ai piedi del borgo antico. Superato il monumento dedicato ai Martiri, opera dello scultore Antonio Bortone, si scendono le scale e, attraversando Porta Alfonsina, si entra nella città vecchia dove meritano una sosta il maniero aragonese e la Cattedrale con il prezioso pavimento musivo e le reliquie degli 800 Martiri, trucidati dai Turchi nel 1480.
 
Fuori dal centro abitato ci si lascia incantare dal laghetto verde smeraldo incastonato tra le collinette color corallo della cava di bauxite mentre il maestoso faro di Punta Palascìa aspetta ogni anno la prima alba del Belpaese.
 
Mitologico approdo dell’eroe Enea, Porto Badisco custodisce i pittogrammi che affrescano le pareti della Grotta dei Cervi, la “Sistina del Neolitico”.

 

Castello di Otranto

Il Castello Aragonese è la roccaforte difensiva della città di Otranto, oggi scrigno di cultura e conoscenza che brulica di eventi e mostre di carattere internazionale.
 
Danneggiato, riparato e ricostruito, il forte ha visto modifiche già dopo l’assedio del 1067, ma fu in seguito allo storico attacco saraceno del 1480 che la struttura difensiva fu ampliata e dotata di torrioni con cannoniere.
 
Passeggiando tra le maestose mura è possibile apprezzare diversi particolari architettonici come le torri Alfonsina, Duchessa e Ippolita, il bastione detto Punta di Diamante, e la Sala Triangolare realizzata con tecniche difensive innovative che ne fanno uno degli esempi più importanti per l’architettura militare dell’epoca.

 

Cattedrale di Santa Maria Annunziata

Nel cuore del borgo antico di Otranto, si erge maestosa la meravigliosa Cattedrale di Otranto, dedicata a Santa Maria Annunziata e realizzata in epoca normanna su antichi resti messapici, romani e paleocristiani.
 
La veste medievale fu compromessa nel 1480 dall’assedio dei turchi di Solimano il Magnifico, che portò alla decapitazione degli 800 cittadini idruntini, i cui resti sono custoditi nelle alte teche della suggestiva Cappella dei Santi Martiri.
 
Caratteri tipici dell’architettura pugliese del XII secolo sono le arcate a doppia ghiera lunata che ricadono sulle colonne marmoree, con capitelli finemente scolpiti in stile corinzio. L’attrattiva maggiore dell’edificio è sicuramente lo splendido mosaico pavimentale, capolavoro dell’arte musiva, realizzato dal monaco Pantaleone tra il 1163 e il 1165, raffigurante l’Albero della Vita.
 
Di particolare interesse la cripta, arricchita da preziose colonne marmoree a sostegno dei capitelli di reimpiego tardoantico, bizantino, altomedievale, e capitelli coevi, dei quali molti decorati con figurazioni di animali e busti umani.

 

Orte - Lago di bauxite

Tra Punta Facì e il Faro di Punta Palascìa, subito a sud diOtranto dopo la Torre del Serpe, si apre la più selvaggia delle spiagge otrantine, la Baia delle Orte.
 
Premiata con la bandiera Blu e 5 Vele di Legambiente, l’insenatura sfoggia acque cangianti che sfumano dal blu cobalto, lì dove il fondale è più profondo, fino al turchese che lambisce il fondale sabbioso proprio vicino alla costa.
 
Camminando lungo i sentieri che solcano la pineta e la macchia, si giunge in riva al mare. Nel luogo isolato e selvaggio, bisogna districarsi tra le rocce basse per trovare un posto comodo in cui fermarsi per poi tuffarsi in un mare azzurro, protetto dai venti da nord. “Il fiume d’oro” e “Fontana” sono due polle di acqua dolce che sgorgano a pochi metri dalla battigia.
 
Popolata dalla fauna marina, la Baia delle Orte è inoltre un piccolo paradiso per chi ama il diving e la pesca subacquea.
 
Appena qualche centinaio di metri di distanza dalla battigia, invece, spiccano le collinette scarlatte della cava di bauxite che abbraccia uno specchio d’acqua dalle sfumature verdi, uno scenario da cartolina incastonato nella scogliera.

 

Porto Badisco

Leggendario approdo dell’eroe virgiliano Enea in fuga da Troia, la piccola spiaggia di Porto Badisco, poco lontana da Otranto, sfoggia la Bandiera Blu e 5 Vele di Legambiente.
 
Proprio al centro della baia, ricoperta dal manto giallo delle ginestre che spuntano sulle rocce, c’è una graziosa spiaggetta, larga poche decine di metri e affacciata sul mare verde-blu, terso e cristallino.
 
Dalla sabbia, sul lato sinistro, affiora una sorgente d’acqua dolce, uno degli ultimi rami del fiume sotterraneo in cui convogliano le acque della Valle dei Cervi.
 
Il fondale inizialmente sabbioso digrada lentamente ma, nuotando per qualche decina di metri, la sabbia scompare e il mare diventa subito profondo di un blu cobalto.
 
Questo tratto di costa è ideale per immersioni, nuotate con pinne e maschera o per tuffarsi dalla scogliera e risalire agevolmente.
 
A Badisco si possono gustare i ricci di mare, venduti sui banchetti o nelle trattorie tipiche del piccolo borgo.
 
Qui, inoltre, è custodita la preziosa “Sistina del Neolitico”, la Grotta dei Cervi, uno dei più importanti siti preistorici d’Europa, che non è visitabile per preservare i preziosi dipinti e iscrizioni.

 

Tratto dal Sito Ufficiale del turismo in Puglia "Viaggiare in Puglia"