Parco Naturale Regionale Costa Otranto - S.Maria Leuca - Bosco Tricase

17.05.2018 19:13

Il parco regionale si estende su una superficie frammentata di 3227 ettari lungo i 57 km di costa rocciosa che parte da Otranto e giunge a Finibus Terrae. Si tratta del più grande parco regionale della provincia e interessa 12 comuni: Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Ortelle,Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase.

L’area può essere suddivisa parallelamente dalla costa verso l’entroterra e ogni fascia presenta aspetti geomorfologici e vegetali diversi. I diversi habitat di interesse sono:

Versanti calcarei dell’Italia meridionale e della Grecia mediterranea;

Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee (con Limonio spp., endemico);

Boschi di leccio;

Boschi di vallonea (Quercus macrolepis);

Grotte marine sommerse o semisommerse.

 

Molte delle aree immediatamente a ridosso della costa sono vaste e brulle e costituiscono gli antichi pascoli per ovicaprini che ancora oggi, grazie alle innumerevoli varietà di piante selvatiche profumate, contraddistinguono i prodotti caseari della zona.

Aree del Parco Regionale

Il Boschetto di Tricase è un’area molto importante perché custodisce maestosi esemplari secolari di QUERCIA VALLONEA (Quercus macrolepis), la cui riproduzione spontanea è garantita dalle condizioni climatiche del sito. Più che raro, questo bosco è unico in Italia risulta essere il luogo posto più a occidente, in Europa, in cui cresce questa specie. L’area della serra è costellata di esemplari isolati, come la famosa QUERCIA DEI CENTO CAVALIERI che si narra fu riparo di Federico II e del suo esercito.

 

Il Parco delle Querce di Castro  Si tratta di una lecceta recintata e utilizzata a parco comunale con uno spazio ludico e area picnic. Il leccio predomina ma vi sono altre specie, come l’Alloro (Laurus nobilis), il Biancospino comune (Crataegus monogyna), il Terebinto (Pistacia terebinthus) e il Nespolo selvatico (Mespilus germanica). La boscaglia è fitta e impenetrabile con un sottobosco arbustivo dominato da Edera comune (Hedera helix) che ospita l’Elleborine minore (Epipactis microphylla), un’orchidacea molto rara. All’interno del bosco, in posizione ben visibile, è presente una struttura megalitica, il Dolmen Sgarra.

 

Il Bosco Le Chiuse di Tiggiano è un piccolo bosco che scende lungo il declivio della serra verso il mare. Costituito in prevalenza di lecci, nelle aree con maggiore dislivello la vegetazione si dirada: esemplari di quercia vallonea cui presto si sostituiscono arbusti di Terebinto. Nei tratti più scoscesi sono presenti specie tipicamente rupicole come l’Alisso di Leuca, la Scrofularia pugliese (Scrophularia lucida) e la Campanula pugliese.

 

Il Bosco Guarini sorge in prossimità della costa, sulla strada che collega Tricase a Marina Serra. Il suo particolare microclima caldo e umido alimenta una lecceta con sottobosco di Alloro e Terebinto.

Contatti

Sede del parco: Castello “Spinola–Caracciolo” Piazza Castello Andrano (LE);  Tel. 0836 925049