SCALO DI FURNO

12.07.2016 15:01

Un mare azzurro e cristallino ed una terra divengono un libro magico che ci riporta indietro  nei secoli.

 

Visitare il  territorio dell’Arneo è come  fare un tuffo nella storia. Gli Scavi archeologici ed i reperti ci raccontano la sua importanza sin dall’età preistorica, la Baia di Uluzzo, ha perfino dato il nome ad una fase dell’evoluzione umana chiamata appunto Fase Uluzziana. Relitti recuperati nell’area marittima di Scalo di Furno documentano già dal XVII a.C. contatti con le coste d’Africa e d’Oriente, mentre gli scavi archeologici ci raccontano dei popoli che hanno attraversato questa terra nei secoli, Greci, Bizantini e Turchi. Il villaggio che è stato riportato alla luce,risalente all’Età del Bronzo,è circoscritto da alte mura, tanti i ritrovamenti riguardanti frammenti di ceramica vascolare rinvenuti in prossimità di piccole fornaci. Inoltre sono stati trovati reperti di ceramiche di origine cipriota e rodia, e ceramiche micenee provenienti dall’isola di Itaca e Cefalonia, sculture votive, bronzi, ed un sacello cioè un recinto sacro con un frammento di un vaso votivo del VI sec. a. C., che reca inciso il nome della divinità messapica Thana che era la dea del parto e viene raffigurata come una giovane donna.

Inoltre le tracce della presenza bizantina, in particolare dei monaci Basiliani, si riscontrano non solo in cripte rupestri, ma anche nei resti di antichi casali, poi trasformati in masserie. L’epoca medioevale ha lasciato una serie di f ortilizi di avvistamento  sul mare e nell’entroterra, sono torri oggi diventate segno distintivo di tutto il Salento, volute dall’imperatore Carlo V per difendersi da pirati.

 Via dei Bacini73010 Porto Cesareo 

info: 08833836928