zona Pasulo, furni a igloo - di Emanuele Pataleo

11.09.2016 16:07

L'onnipresente pietrame delle nostre campagne ha trasformato in passato il territorio salentino con muretti e manufatti edilizi che spesso assumono forme e proporzioni diverse.

La realizzazione dei trulli (termine generico utilizzato nel Salento per indicare le costruzioni TRONCO-CONICHE E TRONCO-PIRAMIDALI in pietrame informe a secco) assume spesso forme e proporzioni diverse e complesse, dovute al posizionamento del pietrame irregolare alla base (ricavato dall'aratura del terreno), fino alla chiusura della volta che richiede pietre lavorate in maniera particolare tipo le "chiancarelle". Di questi manufatti risalta subito la perfezione della tecnica costruttiva che come già detto assume forme e proporzioni diverse e sorprendenti.

La proporzione e aggregazione di più cellule affiancate lasciano chiaramente intendere che spesso queste siano state dei veri habitat, rifugi diurni o abitazioni temporanee, come in certi periodi dell'anno in cui venivano utilizzate come abitazioni. Molti contadini infatti, vi si trasferivano a maggio e rientravano in paese a ottobre.

Molto spesso sull'architrave della porta è incisa la data di costruzione, ma a volte quella data si riferisce a furni precedenti, poiché queste costruzioni non duravano molti anni ma i materiali venivano recuperati e riusati.

Percorrendo la zona di PASULO nella zona dove sorge l'omonima Masseria, i nostri occhi incontreranno una nuova tipologia di Furni (alcuni sembrano dei veri e propri igloo con la presenza di caminetti interni ). Mi sono meravigliato, notando che all' interno di un pagliaro sul pavimento vi era la base di un torchio affiancata da un recipiente scavato. Probabilmente la ragione è dovuta al fatto che in passato la zona era prevalentemente costituita da vigneti e i furni venivato usati come "palmento" o come piccoli frantoi per la macinazione delle olive.

I furni si trovano in zona pasulo, quindi nell'area di borgagne, ma questa tipologia di furni si trova anche a Palmariggi, più a sud.

Questi ritrovamenti dimostrano, in definitiva, come PASULO fosse una zona vissuta tutto l'anno fino a non molti anni fa.

 

Nella foto seguente, Fabio Protopapa nota che l'incisione assume un significato, solo ruotando l'architrave di 90 gradi. Immediatamente riconoscibili, un calice e un'ostia. Probabilmente l'architrave è stata tratta da una costruzione sacra precedente.

 

 

 

Foto e Articolo di Emanuele Pataleo, che ringraziamo per il contributo. Un grazie anche a Fabio Protopapa e al suo spirito di osservazione.