Ruffano

Nel territorio delle Serre Salentine, Ruffano, insieme alla sua frazione Torrepaduli, sono da considerarsi a tutti gli effetti patria della tradizione contadina del Salento, che con la Danza delle Spade, mette in scena ancestrali riti mai dimenticati.

Le prime notizie certe su Ruffano risalgono alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Il nome del paese è legato probabilmente alla ampia diffusione in zona di Rubus fruticosus (dette anche Rufus) cioè, rovi di more.

Da vedere

Castello Brancaccio, sorge nella zona più elevata del paese. La parte più antica fu edificata nella seconda metà del ‘400. Nel corso del ‘600 perse la forma originaria di architettura militare per divenire residenza signorile. Del 1657 è la Loggia Brancaccio, un collegamento di grande pregio architettonico che collega il castello con la chiesa Madre, sovrastando vico del Popolo.

Chiesa Madre della Natività della Beata Vergine, costruita agli inizi del ‘700.

Chiesa del Carmine; edificata su ben due chiese precedenti. La chiesa rupestre, scavata nella roccia nel XII secolo, è tuttora accessibile. Nel XVI secolo vi fu sovrapposta la chiesa di san marco, che fu abbattuta per far posto a quella attuale.

Chiesa e convento di San Francesco; XVII secolo.

Cripta del Crocifisso; sorge fuori dall’abitato, al confine con Casarano. Ambiente ipogeo naturale, fu trasformato in luogo di preghiera dai bizantini nel XI secolo. Vicino alla cripta sono visibili le rovine dell’antico convento basiliano, poi appartenuto agli olivetani. Il sito è molto importante anche dal punto di vista archeologico, poiché gli affreschi bizantini condividono le pareti con graffiti paleolitici e fossili neolitici.

Grotta della Trinità, abitata dal Neolitico fino al Medioevo. Dal IX secolo venne usata come luogo di romitaggio, e nel XI divenne luogo di culto.

Parco Naturalistico Bosco Occhiazzi - Madonna della Serra

zone riqualificate di recente, sono caratterizzate da vegetazione costituita da macchia mediterranea e offrono riparo a una ricca fauna. A poco più di 175 metri di altitudine, sulla collina Madonna della Serra sorge l’omonima chiesa, costruita nel XVI secolo, poi restaurata nel XVI e nel XIX. Sulla collina vi è inoltre, una torre di avvistamento del ‘500 costruita dagli aragonesi dopo la distruzione di Otranto (1480). La torre oggi è un centro didattico al servizio del Parco Naturalistico.

Torrepaduli

Il nome deriva dalla presenza nell’antichità di una torre-fortezza e dalla natura paludosa dell’area.

La sua storia è interlacciata a quella di Ruffano, cui fu sempre legato, insieme a un altro villaggio vicino: Cardigliano.

Da vedere

Chiesa dell’Immacolata, costruita nel ‘500 nel cuore del paese.

Santuario di San Rocco, costruito nel ‘500, custodisce preziosi affreschi del periodo.

La Pizzica-scherma

Legata alla tradizione di San Rocco, la pizzica-scherma, anche conosciuta come Danza delle Spade, è un tipo particolare di pizzica caratteristica della zona. La danza non segue uno schema ma viene improvvisata secondo due stili (Leccese e Zingaro) in cerchi all’interno dei quali si fanno avanti i duellanti, che danzano a ritmo di pizzica mimando un combattimento all’arma bianca. Fino qualche decennio fa, la danza si eseguiva con i coltelli, oggi rappresentati con il dito indice.

La pizzica-scherma è appannaggio degli uomini salentini e richiama la tradizione del duello di spade, tramutandolo in rituale ludico. La tradizione voleva, proprio come nei veri duelli, che i danzatori fossero "introdotti" (iniziati) alla danza da uomini più anziani, che facevano da "garanti" nel duello.

 

Approfondimenti:

 Sito istituzionale 

Tradizioni popolari nelle Serre Salentine