Carmiano

Le origini del nome sono incerte. Varie, le ipotesi; secondo alcuni deriverebbe dal nome del centurione Carminius, cui fu donato questo pezzo di terra messapica (cosa peraltro consueta); altri sostengono che l’origine sia da ricercare nell’unione dei temini "carmen" e "anus", canto e terra; altri ancora sostituiscono "carmen" con "carminio", per cui Carmiano, terra del canto, o Carmiano, terra rossa.

Già colonizzata dall’impero romano, visse un periodo di crescita sotto i normanni, tra il X e l’XI secolo, periodo a cui risale anche lo stemma della città.

Da vedere

Palazzo dei Celestini; il nucleo originale risale alla prima metà del ‘400. Il palazzo fu dimora dei baroni fino all’acquisto del feudo da parte dei padri Celestini, che lo modificarono, trasformandolo in convento. All’interno del palazzo è collocata la Cappella di San Donato. Il palazzo custodisce preziosi affreschi e stucchi di pregevole qualità.

Fontana monumentale, costruita nel 1922 per celebrare il completamento del tratto di acquedotto pugliese nella zona. Originariamente aveva una forma piramidale con un 

bassorilievo di bronzo che raffigurava l’Italia col fascio littorio. Dopo il ventennio, la fontana venne rimaneggiata e vi fu posta in cima una scultura effige della Madonna Immacolata.

Chiesa del Carmine, XIX secolo

Chiesa antica di S. Giovanni Battista; costruita nell’800 su una chiesa precedente, dalla Confraternita di San Giovanni.

Chiesa dell’Immacolata, eretta intorno alla metà del ‘600, conserva un altare dello Zimbalo, gioiello del barocco leccese.

Chiesa Maria SS. Assunta, costruita nel 1961, conserva due affreschi risalenti al XVI secolo, provenienti dall’antica chiesa matrice.

Curiosità

La città è servita dalla linea ferroviaria Novoli-Gagliano del Capo