Copertino

Copertino, conosciuta nel mondo perché patria del Santo che si alzava in volo, il veneratissimo San Giuseppe da Copertino, è una cittadina di discrete dimensioni  della Valle della Cupa, nella parte nord-occidentale del Salento.

Tradizione vuole che la nascita di Copertino sia avvenuta tra il VI e il VII secolo d.C. dalla diaspora degli abitanti di casali vicini, distrutti dai saraceni. Da testimonianze documentali, parrebbe più verosimile collocare questa data nell’X secolo, periodo in cui i saraceni distrussero anche Nardò. In un primo momento il nome della città fu “Cittadella”, per poi mutare in “Conventino” e infine “Cupertino” e poi Copertino.

I primi abitanti erano di origine bizantina, quindi di rito greco. I normanni costruirono una chiesa di rito latino, nel 1088, per contrapporla alla pre-esistente chiesa greca di S.Nicola.

Nel basso medioevo, Copertino fu elevato a capoluogo della contea dalla famiglia d’Enghien; Importante polo per il commercio, con la grande produzione di olio e frutta.

Il periodo di massima fioritura economica e demografica, per Copertino, fu il ‘500. Giovanni Castriota Granai, cui gli Aragonesi avevano concesso il feudo, volle la ristrutturazione del monastero di Casole, che affido ai Francescani. La cinta muraria venne ampliata e fortificata. Il castello venne ampliato e ristrutturato. Sorsero i primi grappoli abitativi fuori le mura e, alla fine del secolo Copertino contava sei conventi e un ospedale.

Il benessere diffuso, la ricchezza della popolazione,sia economica che culturale, sono testimoniate dagli innumerevoli palazzi finemente decorati e dai motti latini che si possono leggere ancora oggi sulle trabeazioni di diverse abitazioni, a riprova delle doti umanistiche dei copertinesi.

Nel 1580, a testimonianza ulteriore dello sviluppo della zona, Copertino vide sorgere la prima tipografia di Terra d’Otranto.

Da vedere

Palazzo Pappi, della cui struttura originaria cinquecentesca, oggi rimane solo il bellissimo portale.

Palazzo Ventura, XVI secolo. Anch’esso subì vari rimaneggiamenti che ne mutarono radicalmente l’aspetto originario.

Palazzo Prence, XVII secolo, il cui portale è sormontato da una statua dell’Arcangelo Michele che uccide il drago.

Il castello, originariamente era costituito dal Maschio normanno del XIII secolo; fu riprogettato e completato nel 1540, per volere dei Castriota. Successivamente fu ampliato dagli Angiò. Dal 1886 il castello è monumento nazionale.

Porta San Giuseppe (originariamente Porta Castello), trasformata in arco di trionfo dedicato al santo, nel XVIII secolo.

Colonna di San Sebastiano, XVII. La colonna sorge al posto dell’antica Porta Malassiso, sulla quale si ergeva una scultura raffigurante San  Sebastiano, prontamente conservata dai domenicani e collocata sulla colonna nel 1925.

Copertino conta numerose masserie, anche fortificate, interessanti testimonianze del passato. Ne citiamo solo alcune, come la masseria il Trappeto, la masseria fortificata Annibale, la masseria fortificata La Torre (in foto) e la masseria Monaci. All’interno di quest’ultima, nel XIV secolo, fu costruita la cripta di San Michele.

Casa di San Giuseppe, acquistata dai francescani in seguito alla beatificazione di Giuseppe, ne modificarono il prospetto e la trasformarono in una cappella.

Museo di San Giuseppe, che conserva reliquie e oggetti appartenuti al Santo.

Santuario della Grottella e convento costruito nel 1577 in seguito al rinvenimento di un’icona della Madonna in una grotta sotterranea, fu luogo di molte estasi di San Giuseppe. Il Settecento vide l’aggiunta di decorazioni barocche e altari. Il convento fu costruito nel 1618.

Resti del convento francescano XV sec.

Santa Maria di Casole e le rovine del convento. Parte del casale medievale di Casole, in origine insediamento basiliano risalente al XI secolo. I resti del convento sono ancora visibili intorno alla chiesa, il cui aspetto attuale risale al ‘500.

Cappella di Santa Maria delle Grazie, XVI sec., fu costruita sulle rovine del precedente tempio quattrocentesco dedicato a San Pietro, a testimonianza del culto mariano che andò a sostituire la devozione per l’Apostolo Pietro dovuta alla tradizione secondo cui approdò sulle coste del Salento.

Convento dei Domenicani, in origine Santa Maria dell’Idria, edificato sulle rovine di una cappella molto antica nel ‘500. La chiese conserva un’icona della Madonna considerata miracolosa.

Santuario di San Giuseppe, terminato nel 1758, che comprende la stalla in cui venne alla luce San Giuseppe.

Basilica di Santa Maria ad Nives, edificata nel 1088 dai normanni e intitolata originariamente alla Vergine Assunta. Fu elevata a Basilica e dedicata alla Madonna della Neve nel 1235.

Curiosità

Copertino è servita dalla linea ferroviaria Novoli-Gagliano del Capo.

Cupertino, in California, deve il suo nome indirettamente a San Giuseppe da Copertino, a cui l’esploratore spagnolo Juan Bautista de Anza, intitolò un ruscello (oggi Stevens creek) che diede il nome alla zona.