Lequile

La tradizione vuole Lequile, un villaggio fondato dai Centurioni romani in epoca altoimperiale; fondazione cui è legato anche il toponimo, che deriverebbe da "le aquile" presenti sulle insegne romane. Sempre connesso alla fondazione romana, un'altra teoria sul toponimo, che sarebbe legata ad un centurione in particolare di nome Leculo, cui sarebbe stato affidato il comando della zona.

C'è invece chi sostiene che Lequile derivi da "ad Leucum", ad indizio che in antichità la zona fosse caratterizzata da una luminosa radura "lucus" o uno specchio d'acqua "lacus".

Lo stemma accrediterebbe le prime ipotesi, ma si sa, gli stemmi cittadini nascono successivamente, sulle origini di storie, più che di Storia.

Ad ogni modo Lequile, con la sua frazione Dragoni (Anticamente villaggio basiliano Belforte), oggi sono lì e custodiscono mirabili edifici da visitare, come il 

Palazzo dei Principi Saluzzo (o Castello d'Enghien). Il palazzo, dalle vaste sale, fu costruito nel XIV secolo e venne modificato nel '600 e ampliato per divenire dimora signorile, con oratorio nel piano superiore e una biblioteca privata che custodisce preziose quattrocentine (incunamboli a caratteri mobili) e antiche stampe pugliesi. Il piano terra comprende una cappella dedicata a San Giorgio.

Lequile è un piccolo tesoro, pieno di testimonianze del passato. Di pregevole fattura è il seicentesco palazzo Caiaffa, caratterizzato da una grande terrazza, la cui balconata  è sostenuta da cariatidi antropomorfe e con decorazioni vegetali. La tradizione barocco-Napoletana è testimoniata dalla Guglia di San Vito, costruita alla fine del '600. La presenza umana sul territorio, sin dall'antichità, è invece documentata dal menhir "Aia della corte", sito alla fine di via Vecchia San Nicola alle spalle della chiesa omonima (foto in alto a sx); un edificio di incredibile bellezza costruito nel '600, recante una cupola colorata, rivestita a palmette ceramicate. Altra cupola rivestita di scaglie di ceramica policroma, è la cupola più ampia e bassa della chiesa madre dedicata a San Vito (foto a dx); edificata anch'essa nel '600.

Da visitare, anche l'ampio frantoio ipogeo di Dragoni; un tesoro storico costruito tra '500 e '600, che racconta la storia contadina del luogo. Durante il periodo natalizio esso diviene la cornice di un suggestivo presepe vivente, con tanto di pittule, pezzetti e vino locale.

Ricorrenze ed eventi annuali

Lequile

  • festa e fiera di San Vito martire - IV domenica di giugno
  • Festa Madonna della Consolazione - II decade di settembre
  • Sagra della Fucazza (focaccia) - II decade di settembre
  • Festa di San Francesco - 4 ottobre
  • Lequile d'estate (Teatro dialettale; Danza; Musica; Cinema) - da luglio a settembre
  • Festival della Canzone per Bambini - giugno-luglio

Dragoni

  • Presepe vivente nel frantoio ipogeo - Periodo natalizio
  • Festa di San Basilio - 2 gennaio
  • Festa della Madonna della Stella - 1º giovedì dopo Pasqua