San Cesario

San Cesario, un piccolo comune a nord di Lecce, fa parte della corona di comuni che circondano la città e rientra, per affinità naturali e culturali nel territorio della Valle della Cupa.

Originariamente denominato Castrum Cesaris in onore di Cesare Augusto, il nome fu modificato e cristianizzato in S. Cesario nel XII secolo, in seguito alla donazione del feudo al monastero dei Celestini da parte di Tancredi d’Altavilla.

I primi insediamenti in zona risalgono all’età del bronzo; i romani scelsero il luogo come stazione di approvvigionamento dei veterani, nel periodo in cui Lupiae (Lecce) venne elevata al rango di municipium.

Da visitare

  • Palazzo Ducale, ricostruito nel XVII secolo sulla precedente fortezza del ‘500 di cui sono tuttora visibili alcune tracce. La splendida facciata decorata è ricca di statue mitologiche e busti. Bellissimo, il cortile interno con il pozzo rinascimentale chiuso da un cupolino settecentesco, retto da quattro piccole colonne. Il Museo Civico d’Arte Contemporanea, istituito nel 1979 è ospitato nell’attico del Palazzo Ducale.
  • Casa-Museo di Ezechiele Leandro e Santuario della Pazienza. Di importanza internazionale, il museo conserva le opere 
  • dell’artista, a cui San Cesario diede i natali.
  • Ex-distilleria De Giorgi, esempio di archeologia industriale, è spesso sede di eventi e mostre.

 

CHIESE

Chiesa Madre di Santa Maria delle Grazie, sec XVII

Chiesa di S.Giovanni Evangelista, edificata intorno al 1320, esempio di romanico pugliese. L’interno conserva affreschi in stile bizantino con iscrizioni in greco, datati 1329.

Chiesa dello Spirito Santo, secolo XVII. Il prospetto è stato rifatto nel 1751, probabilmente per i danni subiti dopo il devastante terremoto del 1743.

Chiesa dell’immacolata, costruita nel ‘700 sul luogo in cui sorgeva l’omonima cappella precedente.

Chiesa di S. Elia, costruita alla fine del ‘500, rispecchia uno stile rinascimentale.

 

Curiosità

  • Il piatto tipico di S.Cesario è uno stufato di castrato, che si prepara per 

la festa patronale di S. Cesario Martire, nominato “la cujunara”, dal termine dialettale “cujuni” che significa testicoli. Il paese è famoso per li “nfocacatti”, una variante dei salentini “mustazzoli”.

  • San  Cesario è servito dalla linea ferroviaria Lecce-Otranto, un incantevole percorso tra i paesini del Salento che consigliamo vivamente ai visitatori di questa terra (raccontato splendidamente dal  docufilm Italian Sud Est , presentato alla 60^ Mostra del Cinema di Venezia e uscito nelle sale nel 2003)